Figuraccia mondiale per uno dei giudici di Masterchef più amati: quelle parole lo hanno stroncato

Giudice di Masterchef fa una figura mondiale con il suo nuovo ristorante

Masterchef figuraccia per uno dei giudici più amati dal pubblico (Buttalapasta.it)

Anche i migliori giudici di Masterchef vengono criticati, è successo a quello forse più famoso, stroncato sui social: scoppia la polemica!

Il blogger non usa mezzi termini per descrivere il locale aperto dal celebre chef e dichiara: “Ho speso 140 euro e ho bevuto acqua del rubinetto”. Il giornalista Ben Arnold ha provato l’ultimo ristornate a firma del famoso giudice di Masterchef e ne è rimasto profondamente deluso. Una critica che non ha aspettato ad esporre sul proprio giornale Manchester Evening News (MEN).

Il giornalista ha quindi deciso di vistare l’ultimo locale aperto a firma del giudice più famoso e forse anche il più criticato della storia di Masterchef e ne è rimasto spiacevolmente deluso, non solo per l’acqua che sembrava essere presa dal rubinetto, ma anche per i prezzi molto alti paragonati a delle porzioni davvero minime e un servizio non del tutto professionale delle volte quasi sgarbato. “Mangiare a Chinatown è meglio!” ha spiegato il noto blogger e giornalista. Una critica poco velata e pesante nei confronti del questo nuovo locale, che nonostante sia gestito da un giudice e chef così importante non è riuscito ad evitare queste pesanti critiche.

Lucky cat, giudice di Masterchef stroncato: “È una delusione”.

Lucky cat è il ristorante che ha aperto a inizio luglio a King street a Manchester con la firma di Gordon Ramsay, un locale ovviamente di livello con piatti e cibi prelibati che spesso non conquistano proprio tutti. Il ristorante è un edificio enorme l’ex Midland Bank che ha ancora caveau e cassette di sicurezza nel seminterrato. i prezzi elevati come un aragosta a 100 euro e un controfiletto di wagyu a 120, non rendono certo il giudice di Masterchef uno dei più amati dal popolo e mal visto nel settore della ristorazione. Non a caso lo chef ha realizzato un menù per i giorni feriali con un prezzo più abbordabile di 40 euro e che comprende tre portate.

figuraccia mondiale per un famoso giudice di Masterchef che viene stroncato da un blogger

Lucky Cat Fonte Instagram @luckycatbygordonramsey (Buttalapasta.it)

Il giornalista Ben Arnold è rimasto comunque molto deluso dal localeLe cose sono iniziate con i calamaretti sale e pepe, che vengono serviti con una spolverata di aceto di malto. È una ciotola generosa e il calamaro è morbido. Le briciole che le ricoprono sono, però, taglienti e piccanti. Segue un piatto di gnocchi di melanzane e cavolo, conditi con olio di sesamo e aceto nero. Ce ne sono cinque, il che potrebbe causare una lite se siete in due. In cima c’è un “crunch al peperoncino” fritto con aglio. Il ripieno potrebbe essere un po’ più condito, ma sono fatti in casa e hanno un ottimo sapore“.

Gordon Ramsey figura mondiale per giudice Masterchef stroncato da delle parole

Lucky cat – Gordon Ramsay Fonte Instagram @luckycatbygordonramsey (Buttalapasta.it)

Sono a malapena due” continua il giornalista “Una è un po’ piccola dell’altra e il piatto costa 27 sterline. L’unica conclusione da trarre è che Gordon è là fuori, con il coltello stretto tra i denti, che si tuffa personalmente per prenderli. Servirne tre toglierebbe un po’ di fastidio“.

Gordon Ramsay una figuraccia per il giudice di Masterchef

Il blogger e giornalista rimane un po’ più velato nei commenti tecnici ma affonda la stroncatura quando paragona il ristorante ad un qualsiasi locale di Chinatown che costa meno, serve porzioni più abbondanti e ti fa uscire con il sorriso e non ti serva l’acqua del rubinetto. Per una persona comune come un blogger entrare lì e mangiare poco e ritrovarsi con 140 euro in meno sul conto non è affatto piacevole. Ben Arnold si può dire sia rimasto un po’ scottato dai prezzi elevati in proporzione alla qualità, una recensione inaspettata per un luogo ambizioso come il Luck cat. Ovviamente Gordon Ramsay se ne farà una ragione, ma la recensione sta girando e non è certo una bella pubblicità.

Parole di Andrea Mattiazzo

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