Di Kati Irrente | 23 Luglio 2025

Sa burrida sa casteddaia, la ricetta sarda tramandata dalla nonna che appena l'assaggi ti fa volare a Cagliari - foto Facebook @Mamo Marceddu - buttalapasta.it
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facile
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30 minuti
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4 Persone
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460/porzione
Andiamo in Sardegna, virtualmente, per preparare la burrida sarda o meglio sa burrida a sa casteddaia un piatto tradizionale che si prepara con il gattuccio (che non è un micio ma un pesce) e un battuto realizzato con i suoi fegatini e con le noci. È una pietanza di origine povera, ora un prelibato antipasto che servono nei migliori ristoranti dell’isola.
La caratteristica principale del piatto che si prepara a Cagliari, che viene servito freddo tra gli antipasti di pesce sfiziosi in molti ristoranti, è il sapore di aceto perché, dato che la ricetta è molto antica e di certo nei tempi passati non si poteva contare sul frigo per far durare più a lungo il cibo, questo ingrediente veniva usato come conservante.
Tra l’altro c’è un piccolo dettaglio che va considerato: se volete gustare al meglio questo piatto dovete cucinare sa burrida un giorno prima, almeno, perché il pesce guadagna sapore restando in ammollo nel suo sughetto, quindi non meravigliatevi se, parlando con i vostri amici sardi, vi dicono che pure un paio di giorni di riposo giovano per aumentare la bontà del piatto.
Ci sono diverse ricette di burrida sarda, a sa casteddaia (il riferimento è al nome in sardo della città di Cagliari, Casteddu) è questa di gattuccio che si prepara in bianco con il trito composto dal suo fegato, le noci e l’aceto ma esiste anche sa burrida sa crabarissa (di Cabras) che si realizza con le ali di razza ed invece è rossa, cioè con il pomodoro.
Ingredienti
- pesci gattucci con i fegatini 1 kg
- foglie di alloro 4
- Noci 400 gr
- spicchi di aglio 4
- Olio extra vergine di oliva qb
- Sale qb
- Vino bianco 1 bicchiere
- Aceto di vino bianco 2 bicchieri
Preparazione
Prendete i gattucci, spellateli ed eviscerateli tenendo i fegatini e tagliateli a tocchetti non troppo piccoli.
Versate un paio di litri di acqua in una pentola con il bicchiere di aceto di vino bianco, aggiungete uno spicchio di aglio schiacciato e le foglie di alloro.
Tuffate i pezzi di pesce nell'acqua, salate leggermente a piacere e portate a ebollizione, eliminate la schiuma che si forma e lasciate cuocere per circa 15 minuti, prelevate i pezzi di gattuccio e metteteli da parte in una pirofila.
Tritate finemente le noci e l'aglio rimasto, ma teneteli separati. Tagliate a pezzetti i fegatini dei gattucci.
Prendete una padella e versate un paio di giri di olio extra vergine di oliva, unite l'aglio tritato e fare rosolate.
Unite i fegatini e dopo un paio di minuti versate il vino bianco, fate sfumare, mescolate per fare in modo che i fegatini si sciolgano, schiacciateli leggermente con un cucchiaio di legno.
Unite anche il bicchiere di aceto di vino rimasto e regolate di sale, appena l'aceto è evaporato unite le noci tritate e mescolate, lasciando amalgamare tutto per bene.
Prendete la pirofila con i gattucci, versateci sopra il condimento appena preparato e fate insaporire per uno o due giorni prima di gustare.
Parole di Kati Irrente
Giornalista poliedrica scrivo per il web dal 2008. Sono appassionata del vivere green e della buona cucina, divido il tempo libero tra musica, cinema e fumetti d’autore.