Insalata di rinforzo

pirofila con Insalata di rinforzo

Foto Shutterstock | FPWing

  • facile
  • 30 minuti
  • 4 Persone
  • 260/porzione

La ricetta dell’insalata di rinforzo è tipica della cucina napoletana e si prepara nel periodo natalizio. Anzi per essere precisi fa parte del menu della vigilia di Natale. Si tratta di una insalata di cavolfiore arricchita con sottaceti come giardiniera e cetrioli, e poi ancora olive verdi e nere, alici dissalate e capperi. Ma non solo. Come ogni ricetta della tradizione, anche l’insalata di rinforzo napoletana ha un ingrediente speciale che la rende unica: le papaccelle napoletane. Sono dei peperoncini conosciuti anche con il nome pupachielle e solitamente vengono messi sotto aceto per essere conservati e mangiati durante tutto l’anno.

Vi starete chiedendo perché questo piatto si chiama così? Pare che il termine ‘rinforzo’ stia ad indicare il fatto che tradizionalmente tutto il cibo che avanzava nei giorni di festa fino a Capodanno veniva unito al piatto per rinforzarlo e per evitare sprechi, con l’aggiunta di aceto per conservare il tutto. Anche questo piatto nasce dalle antiche tradizioni sia contadine che marinare quando le massaie, orgogliose, portavano in tavola i loro piccoli gioielli: le verdure e le alici conservate in casa secondo tipiche ricette per farle poi gustare nella sera della festa più importante dell’anno. E se anche voi volete ingolosire i vostri ospiti, andiamo subito a vedere come fare la ricetta dell’insalata di rinforzo!

Ingredienti

  • cavolfiore grande 1
  • papaccelle 5
  • sottaceti misti 200 gr
  • olive verdi 150 gr
  • olive nere di Gaeta 150 gr
  • aceto di vino bianco 2 cucchiai
  • alici sotto sale 10
  • capperi dissalati 40 gr
  • olio extravergine d'oliva qb
  • sale e pepe qb

Preparazione

  1. Iniziate la ricetta dell'insalata di rinforzo mettendo a lessare il cavolfiore ridotto a cimette in abbondante acqua salata. Se non gradite l'odore per casa del cavolfiore lesso, aggiungete un cucchiaio di aceto bianco nell'acqua. Non cuocetelo troppo, deve essere bello croccante quindi basteranno 8 minuti. Scolate e lasciate raffreddare.

  2. Mettete le cimette di cavolfiore in un'ampia insalatiera, condite con un pizzico di sale, olio e a aceto.

  3. Prendete i sottaceti che avete scelto, scolateli e aggiungeteli al cavolfiore. Dissalate le alici aiutandovi con dell'aceto, poi fatele a pezzi e unite anche queste all'insalata. Unite anche i capperi interi o tagliati in due

  4. Aggiungete i restanti ingredienti, cioè le olive verdi e le olive nere di Gaeta, quelle tipiche di colore marrone scuro e di piccole dimensioni. Potete snocciolarle o lasciarle intere o farle a pezzi.

  5. Prendete le papaccelle pulite dal torsolo e dai semi e tagliatele a listarelle. Inseritele nella ciotola.

  6. Controllate ed eventualmente regolate di sale e pepe, condite con un filo di olio di oliva extravergine e un giro di aceto. Mescolate tutti gli ingredienti e servite in tavola la vostra insalata di rinforzo dopo averla fatta riposare un paio di ore in frigo.

Le varianti dell’insalata di rinforzo

vassoio con insalata di rinforzo arricchita con baccalà

Foto Shutterstock | Ilaria13

Questo piatto tipico della Vigilia di Natale in Campania e a Napoli può essere preparato in diversi modi, in fondo ogni famiglia ha la sua ricetta personale. Infatti si possono aggiungere i sottaceti preferiti, cetrioli, funghi, cipolline, carciofini, giardiniera mista… Chi non trova le papaccelle può usare dei peperoni rossi e all’insalata si possono unire anche sedano o insalata riccia. Insomma, largo alla fantasia!

Perché si chiama insalata di rinforzo

Per quanto riguarda il nome, come abbiamo detto prima c’è una spiegazione che si rimanda alla tradizione del riciclare gli avanzi del cenone napoletano natalizio per il pranzo di Natale, cioè l’insalata si rinforza nel senso che si aggiungono gli ingredienti man mano che avanzano (come il capitone o il baccalà…) e il piatto dura fino al cenone di Capodanno. Ma non è l’unica spiegazione. Al termine rinforzo sono dati altri significati. La prima è che, essendo il piatto composto principalmente da sottoaceti serve a rinforzare l’appetito. Il secondo significato è che l’insalata non è più servita come un antipasto, ma a metà cena per spezzare il sontuoso menu della Vigilia di Natale e far “rinforzare” l’appetito per poter proseguire a gustare le altre portate.

Parole di Kati Irrente

Giornalista per vocazione, scrive per il web dal 2008 di cronaca italiana ed estera, politica e costume. La sua passione è la buona cucina, non solo le ricette della tradizione gastronomica italiana e internazionale ma anche piatti originali e particolari. Divide il tempo libero tra musica, cinema e fumetti d'autore.

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