Di Lucia | Martedì 19 gennaio 2016

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facile
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40 minuti
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10 Persone
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456/porzione
Dolce tipico di Carnevale di molte regioni meridionali. Molto probabilmente l’origine del nome “tarallo” deriva dal greco “toros” che significa toroidale, tondo, come la sua forma. I taralli vengono realizzati anche salati con l’aggiunta di spezie, con la frutta secca e spesso con la sugna. Molto famosi sono i taralli al naspro di Castellammare di Stabia. Non è raro, in estate, veder passare venditori ambulanti (i tarallari) di questi dolcetti che vengono prodotti non solo a Carnevale, ma per tutto l’anno. Anticamente i taralli al naspro venivano offerti su vassoi ornati di pizzo e merletti ed accompagnati dal rosolio “fatto in casa”.
Ingredienti
- 1kg di farina
- 5 uova
- 1 pizzico di sale
- 1 pizzico di zucchero
- un bicchierino di anice o altro liquore dolce
- 250ml di acqua
- 500gr di zucchero
- buccia e succo di limone
Preparazione
- Su di una spianatoia sistemate la farina ed unite le uova, lo zucchero, il sale (un pizzico) e il liquore. Amalgamate bene il tutto fino ad ottenere un impasto omogeneo e liscio.
- Tagliate la pasta a pezzetti e create delle piccole ciambelle.
- Cuocetele in forno a 180 gradi finchè non saranno ben dorati.
- Fateli raffreddare.
- Preparate il naspro in questo modo: in una pentola unite l’acqua con lo zucchero, quando quest’ultimo si sarà sciolto togliete la pentola dal fuoco ed aggiungete la buccia di limone grattuggiata e il succo.
- Mescolate e dopo pochi minuti aggiungete un pò per volta i taralli, continuate a mescolare fino a quando non saranno completamente ricoperti dal naspro.
- Fateli raffreddare.
Questi dolcetti si conservano diversi giorni in scatole di latta.
Come liquore usate preferibilmente Rosolio o Vermouth dolceFoto di Patrizia Ferraglioni

Parole di Lucia