Carciofi alla giudia

carciofi alla giudia

Foto Shutterstock | Antiqva

  • facile
  • 40 minuti
  • 4 Persone
  • 153/porzione

I carciofi alla giudia sono un piatto tipico della cucina romana che deriva però dalla tradizione culinaria ebraica, proprio come indica il nome. Questi carciofi fritti sono molto facili da preparare, e possono essere serviti come gustoso contorno per piatti di carne, soprattutto agnello o capretto. O semplicemente possono essere portati in tavola come antipasto originale e di grande effetto scenico. Infatti, a preparazione conclusa, vi renderete conto di quanto questi carciofi siano simili a splendidi fiori! Croccanti e dorati alla perfezione, questi carciofi fritti alla giudia vi conquisteranno al primo assaggio. Dilettatevi insieme a noi con questa ricetta!

Ingredienti

  • carciofi romani (mammole) 4
  • limone 1
  • olio di oliva 1,5 litri
  • sale qb
  • pepe qb

Preparazione

  1. Iniziate a pulire i carciofi eliminando le foglie esterne più dure. Partendo dalle foglie esterne e ruotando ogni carciofo in senso anti orario, incidete poi le foglie una per una, sopra la parte verde, fino ad arrivare a quelle interne, più morbide.

  2. Eliminate la parte coriacea del gambo ma lasciatelo attaccato al carciofo per almeno 5 cm. Terminata l'operazione ponete i carciofi in una bacinella abbastanza ampia, precedentemente riempita con acqua e limone. Lasciateli nell'acqua acidulata per circa 10 minuti.

  3. Successivamente scolateli, strizzateli e premeteli a due a due un contro l’altro per farli aprire leggermente. Premeteli anche sul piano di lavoro. Tamponateli con carta da cucina per assorbire l'acqua in eccesso.

  4. Mettete abbondante olio di oliva in una casseruola molto ampia e lasciate che si riscaldi fino a circa 150 gradi. Attenzione, è importante che l'olio ricopra interamente i carciofi.

  5. Raggiunta la giusta temperatura dell'olio (caldo ma non bollente), immergete i carciofi e fateli friggere a fiamma bassa per 10 minuti circa. Utilizzate una forchetta per controllare la cottura: se si infilzerà completamente alla base del carciofo, allora la preparazione è quasi giunta al termine.

  6. Prelevate i carciofi fritti e poneteli a sgocciolare su carta assorbente. Salate e pepate gli ortaggi e fateli riposare per circa 15 minuti.

  7. A questo punto fate scaldare nuovamente l'olio portandolo a 180 gradi, rituffate i carciofi nell'olio bollente.

  8. Utilizzando due forchette, o in alternativa una pinza da cucina, premete i cuori di carciofi sul fondo della casseruola in modo da farli aprire e fargli raggiungere la tipica forma a "fiore". Tenete gli ortaggi nell'olio fino a quando non raggiungeranno il tipico colore dorato sinonimo di croccantezza.

  9. Una volta pronti, scolate i carciofi alla giudia e poneteli di nuovo su un piatto ricoperto da carta di cucina, in modo che perdano l'olio in eccesso. Prima di gustarli aspettate qualche minuto per farli raffreddare...non è consigliabile mangiarli estremamente caldi!

La storia dei carciofi alla giudia

carciofi mammole

Foto Shutterstock | pilipphoto

La ricetta originale romana dei carciofi alla giudia risale a tempi molto antichi, infatti si trovano citazioni di questo piatto nei ricettari del secolo II. Nel 1500, con la formazione del ghetto ebraico di Roma, la preparazione di questi carciofi fritti due volte e mangiati durante la Pasqua ebraica, venne perfezionata. Diventò talmente famosa e apprezzata da arrivare fino ai nostri giorni, praticamente immutata. Famosissima è la versione dei carciofi alla giudia di Sora Lella, che in un video dava consigli su come prepararli al meglio. Ossia su come pulirli e tagliarli a forma di rosa o crisantemo, per permettere ai carciofi di aprirsi proprio come un fiore una volta tuffati nell’olio bollente. Grazie all’uso delle mammole, i tipici carciofi romani senza spine, si mangiano interamente, sia le foglie che il cuore, senza scartare nulla.

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Parole di Kati Irrente

Giornalista per vocazione, scrive per il web dal 2008 di cronaca italiana ed estera, politica e costume. La sua passione è la buona cucina, non solo le ricette della tradizione gastronomica italiana e internazionale ma anche piatti originali e particolari. Divide il tempo libero tra musica, cinema e fumetti d'autore.

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