Come capire se il sushi è fresco e di qualità, occhio a questi dettagli ne va della salute

Amate il giapponese e ci andreste ogni giorno a mangiare il sushi? Ecco come capire se il sushi è fresco e di qualità e se potete fidarvi di quello che vi viene presentato nel piatto.

diversi tipi di sushi su un vassoio di ardesia

Come capire se il sushi è fresco, i dettagli a cui fare attenzione -buttalapasta.it

Ci sono diversi modi per capire se il sushi è fresco e di qualità, osservate bene il pesce crudo e il riso, ecco a cosa dovete fare attenzione.

Un sushi fresco e di qualità è una delizia a cui gli estimatori non riescono a resistere, al contrario, un sushi vecchio o preparato con pesce di bassa qualità può riservare una pessima esperienza e per questo è bene sapere come riconoscerlo.

Che siate in un ristorante o al take away, per assicurarvi di gustare un piatto di sushi superbo dovete fare attenzione ad alcuni dettagli. Di seguito andiamo a svelare quali sono gli accorgimenti da prendere prima di gustare un sushi per capire con una sola occhiata se si tratta di pesce di ottima qualità oppure no.

Come riconoscere un sushi di qualità e capire se è fresco

Premettiamo che il pesce per il sushi è sempre abbattuto, per cui non si può parlare propriamente di pesce fresco, visto che è stato sottoposto a un trattamento termico a bassa temperatura. Tuttavia la freschezza di cui parliamo si riferisce al fatto che sia presentato in tavola massimo qualche ora dopo il trattamento.

Sushi collection in una ciotola, ci sono uramaki, nigiri, hosomaki e sashimi

Sushi collection, come capire se è di qualità – buttalapasta.it

Prima di tutto espirate, svuotate i polmoni e poi annusate avidamente il sushi. Se non sentite niente siete a cavallo. Perché il primo step per capire se il pesce del sushi è fresco è l’assenza di odore. In particolar modo se si tratta di pesce crudo come il sashimi.

Il pesce cotto, presente ad esempio negli uramaki deve comunque avere un odore gradevole, invitante. Se sentite odori acri vuol dire che i batteri stanno già prolificando in maniera esagerata. Ovviamente anche il riso può generare odori non gradevoli, per cui non limitatevi a controllare il pesce alla ricerca di sintomi di non freschezza dell’alimento.

Poi passate all’aspetto, il pesce del sushi di qualità appare lucido in tutte le sue parti, anche sui bordi dei nigiri. Il colore potrebbe ingannarvi, non sempre i colori accesi del pesce significano che sia eccellente. Ad esempio il tonno buono ha un colore un po’ spento e non troppo brillante.

Infine toccate il sushi, il pesce (e anche l’alga se si tratta di hosomaki) deve essere sodo e non appiccicoso, non certo molliccio. Poi se il sushi è sfaldato, scomposto, con il riso non compatto, probabilmente è stato preparato tante ore prima.

Ora che avete analizzato al meglio il sushi seguendo queste indicazioni potete dire di essere degli esperti su come capire se il sushi è fresco e di qualità. Ad ogni modo, se vi piace sperimentare in cucina, noi vi suggeriamo di preparare i tanti tipi di sushi più sfiziosi con le vostre mani, seguendo le ricette indicate nella nostra raccolta.

Parole di Kati Irrente

Giornalista poliedrica scrivo per il web dal 2008. Sono appassionata del vivere green e della buona cucina, divido il tempo libero tra musica, cinema e fumetti d’autore.

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