Di Manuela Deleo | 31 Agosto 2017

- facile
- 4 ore
- 6 Persone
- 200/porzione
Ingredienti
- 250 gr di farina di mais fioretto
- 1 l di acqua
- 1 cucchiaio di olio extravergine d'oliva
- 1 rametto di rosmarino
- sale q.b.
- olio di semi per friggere
Ricetta e preparazione
- Per realizzare queste chips iniziate con il preparare la polenta.
- Ponete sul fuoco un pentolino con l’acqua e l’olio a fuoco alto.
- Mentre aspettate il bollore, lavate e tritate il rosmarino finemente.
- Non appena l’acqua bolle, versate a pioggia la farina di mais, mescolando rapidamente con una frusta.
- Quando avrà preso un po’ di consistenza, abbassate la fiamma, versate anche il rosmarino e continuate a cuocere, mescolando di continuo con un cucchiaio di legno, per circa 30-40 minuti.
- A questo punto la polenta avrà raggiunto una consistenza piuttosto solida, quindi spegnete il fuoco.
- Ungete una teglia rettangolare di 24 x 20 cm e versatevi la polenta ancora calda, livellando con una spatola la superficie per uno spessore di 1 cm e mezzo circa.
- Coprite la polenta con un foglio di carta da forno e con un matterello rendete la superficie liscia.
- Lasciate raffreddare per almeno 2 ore in frigorifero, in questo modo la polenta risulterà bella compatta.
- Una volta che sarà passato il tempo necessario, trasferite la polenta su un tagliere, e con un coltello liscio tagliate per il lungo striscie dello spessore di circa 2 cm, che sarà la larghezza delle chips.
- Tagliate quindi nell’altro verso per creare delle file di bastoncini di circa 6 cm di lunghezza, otterrete 30 chips pronte per la frittura.
- Mettete quindi sul fuoco una padella con abbondante olio e scaldatelo fino a raggiungere la temperatura di 180°, potete utilizzare un termometro da cucina per misurarla.
Se non disponete di un termometro da cucina, provate a immergere una chips e, nel momento in cui sfrigolerà, facendo uscire le caratteristiche bollicine, potrete considerare l'olio caldo al punto giusto.
- Non appena l’olio sarà caldo, immergete pochi pezzi di polenta per volta, 5, per circa 7-8 minuti fino a che risulteranno ben dorate.
- Man mano che saranno pronte, scolatele con una schiumarola e adagiatele su un vassoio con carta assorbente per eliminare l’olio in eccesso.
- Trasferite le chips in un cestino o in un vassoio da portata e salate.
- Servite le chips di polenta ancora calde e buon appetito!
Chips di polenta in forno
Se preferite stare più leggeri, potete cuocere le chips di polenta in forno, rimettendole su una teglia dopo che le avrete tagliate e infornatele a 220° per circa 20 minuti, o fino a quando risulteranno ben dorate e croccanti.Lasciatele poi asciugare e seccare nel forno spento per circa 30 minuti e servitele, se le volete calde, riaccendete il forno per 3 minuti.
Chips di polenta sottili
Per questa variante si tratterà di chips con polenta stesa finissima e fatta asciugare in forno. Potete usare il rosmarino o dei semi di papavero per il condimento. Dopo aver cotto la polenta, stendetene metà su un foglio di carta da forno largo come la teglia del forno stesso, spolverate con il rosmarino o con i semi di papavero, coprite con un altro foglio della stessa dimensione e con un matterello livellate questa volta molto finemente, lo spessore dovrà essre di non più di mezzo cm.Ripetete l’operazione con l’altra metà di polenta, quindi togliete il foglio superiore e infornate a 180° per circa mezz’ora o fino a quando le sfoglie di polenta non diventano croccanti.
A metà cottura togliete dal forno la teglia e fate dei tagli, formando in questo caso dei quadrati o dei triangoli (proprio come delle patatine tortillas).
Conservazione
Una volta fritte, le chips di polenta vanno consumate subito, ma se ne fate un po’, meglio conservarle in una scatola di latta.Se invece non le avete fritte, potete conservarle in frigorifero per due giorni in un contenitore ermetico.
Infine potete anche congelare le chips mettendo i bastoncini distanziati tra loro su un vassoio per non farli attaccare in fase di congelamento e, una volta congelati, trasferiteli in un sacchetto da freezer.
Photo by latteglass / CC BY
Parole di Manuela Deleo