Di Sofia Messina | Martedì 19 gennaio 2016

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facile
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1 ora e 45 minuti
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8 Persone
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n.d.
Ingredienti
- 10 uova intere
- 500 gr di semolino
- 500 gr di ricotta
- 1 kg di zucchero
- 100 gr di burro
- Un pizzico di sale
- 1 bustina di vaniglia
- 1 limone
- 2 l di latte
- 1 e 1/2 l di acqua
- Zucchero a velo q.b.
Preparazione
- Iniziate la preparazione del migliaccio napoletano lavorando la ricotta a crema con una forchetta, per ottenere un composto liscio e privo di grumi. Per questa operazione, procuratevi una ciotola sufficientemente capiente, meglio se di vetro, così terrete d’occhio l’intero procedimento.
- Portate l’acqua ed il latte ad ebollizione in un tegame capiente, preferibilmente antiaderente.
- Una volta giunto il punto di ebollizione, mettete al minimo la fiamma e versatevi il semolino a pioggia, mescolando continuamente con un cucchiaio di legno, per evitare che si creino dei grumi.
- Fate cuocere il semolino per 5-6 minuti al massimo, quindi spegnete la fiamma ed aggiungete il burro amalgamando per bene con un cucchiaio e lasciando raffreddare completamente il composto.
- Quando sarà freddo incorporate le uova – ma una alla volta e solo dopo che la precedente sia stata completamente assorbita dall’impasto – mescolando bene con un cucchiaio. Aggiungete infine la ricotta precedentemente lavorata a crema.
- Continuate a mescolare aggiungendo pian piano anche la quantità di zucchero prevista dalla ricetta.
- Aggiungete per ultimi la scorza del limone grattugiata e la bustina di vaniglia e versate il composto in due teglie per crostata del diametro di 24 cm, precedentemente imburrate e ben infarinate.
- Fate cuocere le torte a 180°C, in forno già caldo, per 45 minuti circa o fino a quando la superficie risulterà ben dorata, quasi marroncina.
- Prelevate le teglie dal forno, aspettate 10 minuti affinchè si raffreddino, quindi cospargetele di zucchero a velo a piacere.
Consigli
Il migliaccio è un dolce che dà il meglio di sé se viene servito freddo, questo perché conserva così la giusta consistenza e non si sfalda. Potete anche servire il migliaccio con ricotta in un piattino da dessert, affiancato da una pallina di gelato alla vaniglia o cosparso di cannella.Varianti del migliaccio
La ricetta del migliaccio napoletano è legata alla tradizione, ma esistono delle varianti volte ad aromatizzarne il sapore, che di base è molto semplice. Un’ottima associazione è quella con l’aroma di mandorla da aggiungere all’impasto, o con le scaglie di mandorle tostate con le quali è possibili ricoprire il migliaccio a cottura quasi ultimata al posto dello zucchero a velo. Da citare sono anche il migliaccio salato, che è un rustico servito per l’antipasto ed arricchito con salumi e formaggi, e il migliaccio di pasta, nel quale il semolino lascia il posto a spaghetti o penne.Conservazione
Il migliaccio è così buono che siamo certi che non verrà avanzata neanche una fetta! Se però ne aveste preparato troppo, potete conservarlo in frigorifero per 2 o 3 giorni al massimo. Ricordatevi solo di toglierlo dal frigo un’oretta prima di servirlo, in modo che sia freddo ma non troppo.Storia del migliaccio
Il migliaccio napoletano è un dolce tipico della zona partenopea; le sue origini risalgono al periodo medioevale quando veniva realizzato con miglio (migliaccio, infatti, deriva dal latino miliaccium che stava a indicare un particolare pane di miglio) e sangue di maiale, entrambi ingredienti delle case povere. A causa, però, dell’influenza dell’alta borghesia e della chiesa cattolica -che vedevano nell’uso del sangue di maiale una pratica quasi pagana- gli ingredienti vennero pian piano sostituiti fino a giungere alla versione che conosciamo noi. Oggi il migliaccio viene preparato soprattutto in occasione del Carnevale ma, in generale, rappresenta un dessert tipico del periodo di fine-inverno. Photo by Rosa D’Anna / CC BYParole di Sofia Messina